Sabato, approfittando di una bella giornata e di una finestra di tempo libero, sono uscito per uno dei due giri miei tipici.
Stando dove sono ora, nella brutta stagione le scelte sono due: giro del Lario o del Verbano.
Sempre quello viene un po' a noia, ma non devo salire di quota, problematico col freddo, le viste sono belle e le strade per la maggior parte, pure.
E poi le possibilità sono due per ognuno: tenere il lago a destra o tenerlo a sinistra. In più si può introdurre qualche variante. In fin dei conti non posso proprio lamentarmi e così posso fare chilometri anche nella brutta stagione in attesa che faccia più caldo e si allunghino le giornate e allora la Svizzera mi offrirà parecchio.
Questa volta di libero c'era solo il pomeriggio, per cui: Lario, che è più corto.
Come sempre e per fortuna, di bikers che mettono fuori la testa appena le condizioni lo permettono, ce ne sono.
Torno a casa contento. Ma con un po' di senso di colpa. E mi torna in mente questa affermazione di Carlito Brigante:
"Hai sbagliato, Carlito. Hai sbagliato. Ma sono i riflessi di un tempo che tornano a galla."
Lo so, sono un po' enigmatico, ma forse qualcuno capirà.
E io un po' sono curioso di saperlo e in fin dei conti è anche per questo che ho scritto.